sabato 14 luglio 2012

Una sentenza su tutti noi


Ora la sentenza è ufficiale.
Quella sentenza, oltre a mandare in galera per ora 5 persone, e poi altre 5, è una sentenza su tutti noi, che credevamo nella possibilità di un mondo diverso.
Nel luglio 2001 non avevo compiuto ancora 18 anni, e a Genova non ci andai. Nel luglio 2001 credevo ancora che la rivoluzione fosse un concetto sbagliato e che la giustizia sociale potesse essere raggiunta attraverso le leggi in parlamento. Credevo che fossimo veramente in un sistema democratico (per lapsus stavo scrivendo "di mercato", ve lo giuro).
Ma la sentenza ora è lì. Non potete, recita quella sentenza. Non osate neanche pensarlo. Non potete cambiare il mondo. Non potete difendervi dal potere. Non potete opporvi, al potere. Verrete spazzati via.
Il messaggio era già giunto forte e chiaro, alla mia generazione. Quella che ora ha tra i 25 e i 40 anni. Ci hanno detto questo, con l'omicidio di Carlo e il massacro della Diaz. Ci hanno detto che non c'è futuro per la solidarietà e le lotte comuni. Ci hanno mostrato come non ci sia spazio di vittoria per le lotte dal basso. Ci hanno mostrato come l'unica via praticabile sia fare ognuno per sé, e chissenefotte.
Ora siamo in crisi: economica, politica e civile. Tutti a pensare a spread, tassi di interesse, eurobond, la Germania, la Francia, la Merkel, Sarkozy, Hollande, la Spagna, la Grecia, i PIIGS, la Cina, i BRICS, la troika, Monti e i tecnici, Berlusconi, Grillo.
Tutti a dire che dobbiamo ripartire, che un futuro migliore è possibile, anzi sicuro, una volta passata la tempesta. Ci basterà pagare abbastanza tasse e rinunciare ad abbastanza diritti.
Solo a me pare evidente la contraddizione? Leggete poche righe fa, cosa ci hanno insegnato sul futuro?
E ora che vogliono? Che vogliono, per Dio?
Come sarebbe potuto andare diversamente, in un mondo a cui avete violentemente sottratto ogni speranza di cambiamento? Come si poteva salvare la nostra civiltà, in un mondo in cui ogni istanza di miglioramento sociale e di giustizia è stata freddata da una pistola e giace ancora a terra in Piazza Alimonda?
Chi si fida ancora di voi, grandi della terra?
Tenetevi la vostra crescita e il vostro futuro "migliore".
Ridateci solo i compagni condannati e Carlo.

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